Violenza donne: Le Onde, direttiva Ue è un passo indietro
PALERMO

(ANSA) – PALERMO, 08 FEB – “A pochi giorni dallo stupro avvenuto a Catania a danno di una ragazzina di
13 anni apprendiamo che il Parlamento e il Consiglio europeo assestano una battuta d’arresto nel contrasto
alla violenza maschile verso le donne. Gli eurodeputati e le eurodeputate non hanno raggiunto un accordo
sul tema del “consenso” quale elemento costitutivo del reato di violenza sessuale. La direttiva europea non
contiene il reato di stupro ma indirizza le normative degli stati membri verso mere attività di sensibilizzazione
sul tema dello stupro e del consenso”. Lo afferma l’avvocato Elvira Rotigliano, presidente dell’associazione
Le Onde Ets che dai primi anni Novanta si occupa del tema della violenza maschile verso le donne. “Il mancato
accordo dice molto – prosegue Rotigliano -sulla trasversalità geografica della cultura dello stupro e i connessi
pregiudizi. La “sensibilizzazione” di cui la direttiva onera gli Stati e la previsione di revisione della direttiva tra
cinque anni ci chiama tutte e tutti in causa. Per fortuna la nostra giurisprudenza considera già la mancanza di
consenso il “presupposto” della violenza a prescindere dagli elementi codificati (violenza, minaccia o abuso di
autorità)”. “Certo questa direttiva – conclude la presidente de Le Onde -, tradisce la convenzione di Istanbul ed
è un passo indietro rispetto a temi quali l’autonomia economica, su cui stiamo tutte lavorando da tempo quale
ulteriore declinazione della libertà. Alla luce di questa nuova direttiva europea diventa ancora più urgente
l’esigenza di modificare l’articolo 609 bis del codice penale inserendo la mancanza di consenso tra i requisiti
della violenza sessuale”. (ANSA).
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